n°3 L’imprevisto

Ed è proprio per cogliere l’attimo che è necessario cominciare a guardare altrove e altrimenti. A pensare come sparigliare le carte dell’avversario, invece di rispondere al suo gioco. A come mandarlo in confusione, anziché rintuzzarlo. A come sorprenderlo, possibilmente, essendo dove lui non ci aspetta, facendo ciò che non si attende. Cercando di capire non come fare ciò che si è sempre fatto, ma come fare ciò che non si è mai fatto. Aspettare le situazioni al varco per farle precipitare, anziché rincorrerle per influenzarle con il peso della nostra (inibita) presenza. Oppure intervenire percorrendo la periferia delle situazioni senza bloccarsi nell’ingorgo del loro centro. Oppure, addirittura, anticiparle per dirottarle altrove, mandando in rovina i progetti del nemico.

92 p. – aprile 2018 – 2 euro

 

Introduzione
Senza precedenti
L’imprevisto
Qualcosa che manca
Carpe diem
Corda tesa
Sincopi
La paglia brucia
Fuochi sacri
Portare la guerra in campagna?